Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy

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      100       grandiosità dei Profeti della cappella Sistina con questa differenza, che presso lui V artifizio è nascosto, mentre che presso Michelangelo si fa conoscere troppo apertamente. Se Raffaello adunque s'era proposto in quest'opera di somigliare in qualche guisa alla maniera del suo rivale , avrebbe fatto ciò co' suoi proprii mezzi : ma in qualunque lotta l'onore dello sforzo fatto dall'atleta per vincere non gli appartiene, quantunque sia dovuto alla forza che gli oppone il suo antagonista \
      * Alcuni scrissero che questo Profeta fosse come un saggio chc Raffaello esegui per mostrarsi capace di ornare quel tempio assai propriamente coir opera sua ; ma non ottenesse il restante del lavoro, perchè fu giudicato troppo caro il prezzo di cinquanta scudi, quanti ne dimandò per quel fresco maraviglioso. Il Richard-son, voi. 3.°, pag. i54, parlando della stessa pittura, racconta che fosse dipinta per un tale che avea fatto voto di offerire alla chiesa di S. Agostino un quadro operato per uno de' più celebri maestri ; ma che parendogli troppo il compenso dimandato da Raffaello, venne chiamato Michelangelo a giudicare se quella pittura valesse il prezzo dimandato, e questi ebbe a dire, che lo valeva il solo ginocchio. Questo racconto ha molta rassomiglianza con quello che leggesi nel Bocchi in proposito dei Profeti e delle Sibille in Santa Maria della Pace.
      Quantunque tutti, quanti scrissero su questo portentoso affresco dal Vasari in poi, concordemente convengano essere opera indubitata dell'Urbinate; pure ne'libri dell'archivio degli Agostiniani di Roma sta scritto che quel profeta fu dipinto da Michelangelo. Da questo svarione, mi scriveva da Roma il valentiss. autore della Vita di Canova, si conosce che la redazione degli atti del moni-stero era piuttosto affidata al guattero che al segretario. Comechè molte parti del vestito dell' Isaia siano state ritoccate già anticamente dal Braghettone, cioè dal pittore che pose le mutande agli ignudi del Giudizio nella Sistina, vi rimane tanto, e specialmente nell'aria della testa, e nel modo con chc è dipinto da non poter credere tjuesla opera d'altri che di Raffaello.
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Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Quatremere De Quincy
Sonzogno Milano
1829 pagine 847

   

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