Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy

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      scrinone di Perugia fa giudizio dell' opera, e dice sentire essa la maniera del Perugino; ma per rispetto alle teste non si potevano riconoscere d'altri che del solo Raffaello. Questo quadro pasṣ quindi in Inghilterra *.
      La seconda sita opere fu un lavoro a fresco per li Camaldoli di San Severo1 \ nel quale ammirasi un
      * Oltre all'opinione del Morelli, la quale ci farebbe dubitare se questo quadro fosse stato eseguito nell'epoca che gli assegna il Qualremefe dietro la scorta del Vasari; anche un illustre Perugino , intendentissimo di pittura, dopo d'avermi parlato di alcune primizie di Raffaello quand' era scolare di Pietro, coś mi scriveva intorno ad esso: « Di un' epoca più avanzata, ma non di » quella nella quale lo scolare si era emancipato dalla disciplina » del maestro , a me sembrava poter essere il quadro ch'esisteva » nella chiesa dei Servi, S. Fiorenzo, e precisamente nella » cappella gentilizia della (amiglia Ansidei, il quale pasṣ in In-» gh il terra per vendita fattane nel secolo passato, e del quale » parla Orsini nella sua Guida, pag. 197, e il Mariotti nelle » Lettere Pittoriche, pag. 136 e 074: non sembrandomi natu-» rale che per questa cappella, (ondata da messer Filippo Ansi-» dei, il quale mori nel 1490, e per la quale lascị anche una » somma, si facesse il quadro del i5o4, quando Raffaello torṇ » a dipingere in Perugia; e quando dopo di essere stato in Siena » ool Pinta riccb io, anḍ in Firenze * trattovi dalla fama della « scooTa fiorentina, e dal desiderio di rivedere il suo maestro, » die colà si trovava. Questo quadro era in tutto cosi simile alla » maniera di Pietro, die se non ci fossero dati sicuri per ere-» derlo escito dal^pennello dd giovane Urbinate, nessuno poteva » prenderlo per opera sua ». Credesi che il compratore fosse Gavino Amilton, obbligandosi a farne eseguire la copia, che tuttora vedesi in Perugia , operata da Nicola Monti ascolano. L'Orsini nella sua Vita di Pietro, pag. 242, ci fa sapere che sotto cotesta tavola vi era la preddla, nella quale Raffretto dipinse la » predica di S. Giovanni Battista, che poi in Roma fu incisa in rame.
      1 Vasari e Comolli ibidem.
      ^.ooQle


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Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Quatremere De Quincy
Sonzogno Milano
1829 pagine 847

   

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