Istoria della vita e delle di Quatremere De Quincy

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      vanti di possedere una sua opera od originale, o copiata. Abbiamo veduto a dì nostri PImperatrice delle Russie, far esattamente copiare e trasportare a Pietroburgo non solo le grandi pitture delle Sale Vaticane, ma ben anche tutti i rabeschi delle logge, ed i cinquantadue quadri che k decorano , innalzando a bella posta un edifizio per accogiiervele.
      U arte degli Arazzi, e quella del Musaico, ne' loro ingegnosi travagli si disputarono l'onore di dare alle invenzioni di Raffaello una vita più durevole di quella ch'esse dovranno al pennello. Anche la pittura a smalto, s'è da lungo tempo assunta la cura di perpetuarle ; e quasi ogni dì veggiamo immaginate nuove maniere di renderle indistruttibili. Il raro ingegno di madama Jacquotot si travaglia, or che parliamo, a fissare sulla porcellana, con indicibile esattezza i contorni, e le tinte di que' capo lavori; e l'arte sua loro assicura il privilegio di sfidare gli sforzi, e la mano del tempo *.
      * Leggasi a tale proposito la bella, succosa e saggia lettera indiritta dal maestro d'ogni bel dire, e d'ogni alto pensare Pietro Giordani al suo Leopoldo Cico-
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Istoria della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Quatremere De Quincy
Sonzogno Milano
1829 pagine 847

   

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