Raffaello Sanzio Architetto di Raffaele Ojetti

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      buona architettura. La gran mole della tribuna di Santa Maria del Fiore, i tempi di S. Lorenzo e S. Spitito sono esempi di straordinario, incredibile ardimento, considerando la condizione in che 1' arte e le scienze si trovavano, e per ciò niun altro nome deve andar celebrato nel secolo di spiccato risorgimento, quanto quello di Filippo Brunelleschi, che può ritenersi a ragione il benemerito e primo restauratore della classica architettura.
      Trasse Filippo a Roma con intendimento di apparar dalle sue reliquie la meccanica sublime, onde furono mirabilmente condotte le antiche fabbriche e sopratutto con l'attenzione al Pantheon s'avvalorò all'impresa che quindi mandava con tanta sua gloria ad effetto per la costruzione della Cupola di S. Maria del Fiore. Questo studio, per tanto scopo intrapreso, fu causa che l'animo gli si aprisse alla bellezza delle antiche forme e quindi il desiderio concepisse di ritornare a quei modi più confacevoli siccome poi fece, in quei tempi che sopra abbiamo nominato. Nè guari andò che 1' e-sempio fu seguito dall'Alberti. Questi associando all'arte le lettere, tentò, a foggia dell'antico Vitrurio, comporre dieci libri sull'Architettura, traendo ragioni per le simetrie dei romani monumenti che con certe variazioni fece sue proprie. Invaghiti, diremo, di quest'arte nuova, gli artisti di Firenze, o pittori o scultori che fossero, anch'essi a Roma collo stesso desiderio si condussero e tanto più che la pittura, come già vedemmo, a quei giorni aveva associata 1' architettura per il nuovo studio della prospettiva introdotto nell'arte del dipingere. Quindi noi vediamo prossimamente sull'andare del secolo XV e cominciamento del XVI i pittori fiorentini esercitarsi nel-P architettura e gli architetti nella scultura e pittura, con quanto vantaggio dell'arte ognuno può ponderarlo, basti che esamini le opere del Ghirlandaio, dell'Aristotile di S. Gallo, Francia Bigio ed altri. La grandezza in che erano salite tante potenti famiglie di Firenze, 1' ambizione che ebbero pelle cose d'arte e sopratutto il favor mediceo conceduto con magnanimità, cause furono principali, non uniche, che stimolassero gli artisti col desiderio di glorie e coli' emulazione bastevole per sè a spingere verso il sommo delle arti.
      D'altra parte la ventura che un Pontefice quale fu Giulio II ascendesse al trono di S. Pietro, fece che Roma cominciasse ancor essa ad alzar la fronte avvilita nelle ostinatissime discordie civili, politiche e religiose e raccogliesse il frutto della buona semenza, gettatavi poco innanzi dal Brunelleschi, dall'Alberti, e da quel Pintelli che più di ogni altro nell'epoca del risorgimento oprò in Roma in fatto di architettura, e le cui opere semplici ma gentili e gustose sono da studiarsi nelle Chiese di S. Agostino, di


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Raffaello Sanzio Architetto
Discorso
di Raffaele Ojetti
Tipografia F.lli Centenari Roma
1883 pagine 40

   

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