Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi

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      principio la verità. È quindi importante cosa l'esaminare i disegni delle opere di Raffaello nei primi anni da esso passali presso del Perugino, perchè in essi si ha la traccia degli ammaestramenti che influirono non solamente sulla sua educazione, ma sibbene sull'avvenire di lui.
      Ciò che sopra tutto ferma la mente si è l'amore sincero della natura e quella estrema rifinitezza anche nei più piccoli particolari; carattere proprio di quella scuola, che dà ragione dell' analogia che passa fra le opere del maestro e quelle dei suoi discepoli, singolarmente di Raffaello, giovane il cui ingegno era in grado di seguirlo e di raggiungerlo. — Questa rassomiglianza esiste in principal modo nell'aria delle teste, che sambrano ritratti; nella calma solenne delle figure; nelle forme delicatissime delle membra. Le teste rendono il tipo proprio degli Umbri; la mancanza di movimento procede da una naturale timidezza; l'esilità delle forme contraddistingue la maniera di sentire del medio evo.
      La scuola del Perugino faceva allora grandi progressi per quella eleganza tutta sua propria ; per la purezza dei contorni, e per uno studio particolare sull'espressione. Ma siffatto studio della realtà non si estendeva a panneggiamenti, ogniqualvolta i soggetti (quei religiosi in specie) non richiedevano l'imitazione dei costumi contemporanei. Nelle opere del Perugino, come in quelle dei primi tempi di Raffaello, il panneggiare manierato contrasta sempre con la naturalezza delle figure. È il falso vicino al vero.
      Presto peraltro si avvide il Sanzio di un tale difetto, ed anche prima di recarsi a Firenze, prese, eziandio pei panneggiamenti, a guida la verità, come ne fanno prova i quadri dello Sposalizio e della Incoronazione della Vergine.
      D'altra parte, sia ch'egli a quel tempo avesse veduto qualche opera antica; sia che fosse unicamente guidato dall'energica intuizione del bello, nel ritrarre la natura con scrupolosa esattezza!, ingrandì la propria maniera di disegnare, correggendo ciò che il suo modello poteva aver di manchevole.


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Della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Pompeo Gherardi
Tipi Savino Rocchetti
1874 pagine 160

   

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