Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi

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      Insomma la scuola del Perugino era quella che ci voleva pel Sanzio. Ei vi studiò la parte tecnica della pittura, aiutando il maestro in parecchi lavori, e senza scostarsi dal vero s'avviò verso il sublime dell'arte. Fortificato da questi buoni principii passava da Perugia a Firenze.
      Le opere di Masaccio e del Vinci furono per lui una nuova rivelazione.
      Masaccio principalmente fermò tutta la sua attenzione. Quella grandiosa maniera unita al sentimento d'una semplice e potente natura, lo colpiva con maggior forza, perchè opposta a quella del Perugino.
      Così trovava nelle opere di Leonardo le qualità di Masaccio, e ve le ritrovava condotte con più sapere, con maggior grazia. Per qualche tempo seguì la maniera del Vinci; ma la propria individualità ed i ricordi dello studio del Perugino salvarono da ogni servile imitazione i dipinti ch'egli fece su questo stile. L'influenza di Leonardosebbene evidente, nulla tolse all'originalità del pittore Urbinate.
      La Vergine delle Palme quella del Prato, i ritratti di Angelo e Maddalena Strozzi sono di questa maniera transitoria. Al primo guardarle, tali pitture sembrano cose Yin-ciane; ma chi bene le studia vi scopre quella medesima grazia raffaellesca che nella Scuola del Perugino cominciò a rivelarsi.
      Nella Madonna del Granduca> opera dell' epoca stessa, o anteriore, come altri vogliono, lo stile fiorentino più liberamente apparisce. Nel disegno v' è queir ampiezza e quella potenza che si ravvisano nei maestri di quella scuola; con questo che a tali qualità si congiungono le prerogative ch'erano proprie a Raffaello, con quella calma e dolce e-spressione che è preziosa eredità della Scuola del Perugino. Tutti questi pregi, raccolti insieme, fanno della Madonna del Granduca una delle più splendide creazioni del Sanzio.
      Sotto tali influenze Raffaello erasi volto a quello siile sicuro ed elevato che gli aveva colpito l'animo e rocchio. In poco tempo egli donava all'arte una serie di opere, frutto meraviglioso di uno studio e di un lavoro preseverante.


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Della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Pompeo Gherardi
Tipi Savino Rocchetti
1874 pagine 160

   

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