Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi

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      magnifica concorrenza di grandi nomi, ognuna, dico, s'indi ina dinanzi a Raffaello, e quale di esse può credere che il suo campione meglio ritragga dell' Urbinate liensi dappiù delle altre. Ecco perchè la Francia non seppe meglio lodare il suo Pussino che chiamandolo il pittore dei dotti, e a quel giudizio noi ci inchiniamo ; ma s'egli è pur vero che Raffaele fu salutato il pittor dei pittori, ognun vede che dei dotti e dei non dotti dev' essere maestro ad un modo, chè altrimenli quel titolo sarebbe assurdo.
      Egli entrò per maniera nell' opinione dell' universale che il Sanzio vuol essere come la pietra di paragone dell' eccellenza in pittura, chè a significare che un' opera d' arte accostasi al perfetto, la diciamo senza più non indegna di Raffaello, e beato il pittore che tanto quanto se gli assomiglia ! Raffaellesco si chiama un certo panneggiare con garbo, una movenza elegante, un atteggiarsi pieno di naturai leggiadria ; raffaelleschi una ceri' aria di volto che innamora, un gruppo aggraziato di figure, una composizione vaga e sapiente, e così andiamo discorrendo ; nè a giovin donna di vereconda bellezza saprebbe darsi più cara lode che dire di lei eli' ella ci rende immagine di una Madonna di Raffaello. Noi confessiamo che codesto di porgere il modulo a così dire eia norma ai crilerii del bello non è vanto proprio del Sanzio ; ma se per altri può valere per questa o quella parte, pel Sanzio vale per tutte quelle parti di che risulta la perfezione. Raffaellesco è titolo di lode chiara, precisa, completa che non ammette restrizione od equivoco, il che 110.11 si può dire rispetto a questi altri titoli più frequenti di Tizianescos poniamo, di Leonardesco, di Michelangiolesco, di CorreggescoJ e così via. E nel fatto chi dice Michelangiolescoj dice padronanza nel disegnare maraviglio-sa, dice grandiosità, terribilità nel concetto, ma non per questo esclude la spiacevole durezza dei volti, l'audacilà perigliosa degli atteggiamenti, lo sfoggio intemperante di cadaveriche notoniie, nò gli scorli tormentosi, e, che peggio è, quel lusso di curve e di volute che accenna alle gigan-lesclic pazzie dei Bernini e del Barramina. Per contrario


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Della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Pompeo Gherardi
Tipi Savino Rocchetti
1874 pagine 160

   

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