Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi

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      l'idea che nella inente gli ragiona ? Raffaello stesso non disse forse apertamente, nella sua famosa lettera al Castiglione, che buoni e bei modelli non trovava, ma seguiva una certa idea che gli veniva alla niente, cioè 1' alta concezione del bello, che pei lunghi e fortunati studi felicemente al suo genio si era svelata? Infatti non era egli grande e inarrivabile anche prima dell'epoca romana? e le sue opere di Perugia e di Firenze non son elleno immensi tesori di grazie e bellezze sovrumane ? Infine chi voglia disingannarsi non ha che a volgere Io sguardo sulle opere sue con aperto e libero cuore. Mirate le stesse sue ultime creazioni, che pure fecero dire al sommo Canova » che la morte immatura fu per il Sanzio un benefizio del cielo » : mirate 1' ultima delle Madonne da lui dipinte, la Vergine glorificata che splende in mezzo ad immensa e profonda aureola, seminata di teste di cherubini. È una pagina piena di magnificenza, di candore, di elevazione e di fede.
      Infine (prosegue il Serpieri) non lascicrò di notare che, per quanto a me sembra, appunto nei quadri dedicati alle care gioie della famiglia allargava l'Urbinate le radiazioni del bello, chiamando tutti i sorrisi della natura a rispondere sul maggiore de' suoi tipi, e a riceverne amico cambio di celestiali profumi. Il suo genio altamente sintetico non poteva disgiungere le bellezze e perfezioni dell' uomo dalle amabili scene della natura materiale, chè nel sommo centro e fonte di ogni bontà vide il principio di tutte perfezioni, e nelle arcane comunicazioni dell'eterno amore sentì l'aura celeste che scende a giocondare tutto il creato, che » sparge le caste porpore alle donzelle in viso », e di vaghi colori ammanta le terre, i mari, il firmamento, e che a festiva allegrezza commove 1' universa natura. Quindi la grazia di cari augelletti e di fresche rose nei quadri della Vergine, quindi il gentil concetto del pastorello che porta un cestino di grappoli d' uva ai bambini Gesù e Giovanni, e le liete feste di scherzosi agnellini, e l'ingenua pastorale freschezza della Madonna della la Bella Giardiniera e l'armonico paesaggio, e i ridenti cieli, e l'incanto dei fiori. Oh !


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Della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Pompeo Gherardi
Tipi Savino Rocchetti
1874 pagine 160

   

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