Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi

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      c fu la ricompensa di tutta una vita indefessamente consacrala alla ricerca della natura e della verità : allo studio degli antichi, alla raccolta di tutte le tradizioni, al cullo dell' ideale e alla religione della Vergine che fu per lui 1' i-dcale dell' ideale.
      Fu questo 1' ultimo dei 33 inni, e fra tutti il più bello, votato dal Sanzio a Maria; inni che formano le litanìe più stupende che escissero mai da mente mortale e da cuore ispirato. Oh ! veramente invidiabile il Musco di Dresda che possiede tanto tesoro ; veramente misera l'Italia che nel 1754 lasciò che i monaci di Piacenza, per un pugno d' oro ( 22000 scudi ) il vendessero ad Augusto 111 elettore di Sassonia. Quando la gemma italiana fu portata a Dresda venne deposta nella sala del trono. Augusto era presente, ed egli stesso, ammirato da tante bellezze, tolse dal posto d'onore la sedia reale esclamando : fate largo al gran Raffaello. Io dirò qui con uno scrittore: Se la paiola è storica, viva il principe che l' ha pronunciala ; se è leggendaria , viva il popolo che ne tradusse il nobile sentimento.
      Il pensiero della vendita di tale insuperabile meraviglia ci fa sdegnosi contro quanti andettero e vanno ancora mercanteggiando l'onore d'Italia per libidine d'oro. Ed oggi, sterili come siamo di nuove glorie, dovremmo vergognarci di trafficare vilmente le smaniglie gemmate e i vezzi di perle della nostra povera madre.
      Lo dicemmo e lo ripetiamo : Raffaello come nessuno seppe compendiare nei suoi tipi ideali, quanto ci ha di più buono, di più gentile e di più vero in natura ; di più ingenuo e di più delicato nell' anima della fanciulla ; di più caro e di più santo nel cuor della madre.
      Mollo aveva fatto il Medio Evo (così il Serpieri nel suo discorso sulle opere di Raffaello considerate nella loro espressione e potenza morale) per consecrarc nella donna il simbolo dell'amore e della provvidenza celeste: della quale consacrazione sono splendidi riflessi le immagini Dantesche di Matelda che giva cantando ed iscegliendo fiore da fiore, e (li Beatrice coronata (li fronde di ulivo e vestita


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Della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Pompeo Gherardi
Tipi Savino Rocchetti
1874 pagine 160

   

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