Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi

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      Pitti a Firenze. La Vergine sieduta, con ambe le braccia si stringe al seno Gesù assiso sulle materne ginocchia, reclinando verso di lui la bellissima testa. E l'una e l'altro guardano verso gli spettatori ; la madre con una inesprimibile grazia; il tìglio con una ingenuità veramente paradisiaca. Una stoffa rigata e all' indietro cadente sta sul capo della Madonna, le cui spalle sono coperte da un ricco abito a frange. A mano diritta è il fanciulletto Giovanni Battista che con la sua simbolica Croce, con gli occhi levati in alto, con giunte le mani sta in atto di fervida adorazione.
      Deesi ammirare in quest' opera, eseguita dal Sanzio in un momento di poetica ispirazione, l'immagine dell'amore materno e dell' amore figliale quali ci si presentano sotto umane sembianze anziché sotto il tipo cristiano ; vi si deve ammirare il bellissimo colorito e il magnifico chiaroscuro. — Alcuni scrittori parlarono diversamente di questo tipo dato dall' Urbinate alle sue Madonne, e dissero che talvolta esso più che celeste è terreno come in questa della Seggiola ove piuttosto ricorda gli amori della fatai Fornarina che non gli elevati affetti della madre di Dio. Ma chi non sa che spesso il Sanzio si compiaceva ritrarre con qualche stupendo capriccio d'arte, le fisionomie clic lo colpivano con la loro bellezza? Però quel sapiente (che quando volle fare divini i volti delle Madonne, come nessuno lo seppe ) dipinse le Vergini con forme differcntissime l'una dall'altra, e quale più pia e quale meno, tutte però le ritrasse con buona, nobile, amorevole, modesta e virginale sembianza.
      Moltissima analogia con la Madonna della Seggiola ha 1' altra che chiamano della Tenda, a cagione del drappo clic adorna il fondo del quadro. Assisa qui pure è la Vergine, che vedesi di profilo e che col destro braccio ricinge la vita del suo pargoletto il quale siednto nel di lei grembo, e con la testa rivolta un poco all' indietro, sembra ascoltare le parole del piccolo S. Giovanni che sta in attitudine di fervente preghiera. Dal Museo Madrilese ove trovavasi fu tale opera acquistata da Tommaso Baring per il re Luigi di Baviera che la collocò nella pinacoteca di Monaco,


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Della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Pompeo Gherardi
Tipi Savino Rocchetti
1874 pagine 160

   

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