Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi

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      dignitosa franchezza dell'animo e l'amore sincerissimo per le opere antiche. Fra le molte cose egli dice ; » Ma perchè « ci doleremo noi de' Goti, Vandali, e d'altri tali perfidi » nemici; se quelli li quali come padri, e tutori dovevano « difendere queste povere reliquie di Roma, essi medesimi » hanno lungamente atteso a distruggerle? Quanti Pontefici, » Padre Santissimo, li quali avevano il medesimo officio » che ha Vostra Santità, ma non già il medesimo sape-» re, nè il medesimo valore, e grandezza d'animo, ne quel-» la clemenza, che la fa simile a Dio : quanti, dico, Ponte-» fìci hanno atteso a minare tempj antichi, statue, archi, » e altri edifici gloriosi ! Quanti hanno comportalo, che so-» lamente per pigliar terra pozzolana si sieno scavati dei »> fondamenti! onde in poco tempo poi gli edificj sono ve-» nuli a terra. Quanta calce si è fatta di statue, e d'altri » ornamenti antichi ! che ardirei dire, che tutta questa Ro-» ma nuova, che ora si vede quanto grande eh' ella si sia , » quanto bella, quanta ornata di palagi, chiese ed altri » edifici che là scopriamo, tutta è fabbricata di calce » di marmi antichi. Nè senza molta compassione posso » io ricordarmi, elm poi eh' io sono in Roma, che ancor » non è 1' undecimo anno, sono state ruinate tante cose » belle, come la Meta che era nella Via Alessandrina, » l'arco mal' avventurato , tante colonne, e tempi, massi-» inamente da M. Bartolomeo dalla Rovere. Non deve adun-» que, Padre Santissimo, essere tra gli ultimi pensieri di Vo-» stra Santità lo aver cura che quel poco che resta di questa » antica madre della gloria, e della grandezza italiana, per » testimonio del valore, e della virtù di quegli animi di-» vini, che pur talor con la loro memoria eccitano alla » virtù gli spiriti che oggidì sono tra noi, non sia estirpato » e guasto dalli maligni, e ignoranti : che pur troppo si » sono infin qui fatte ingiurie a quelle anime, che col loro » sangue partorirono tanta gloria al mondo. » Non è a dirsi pertanto con quanto amore e con quanto studio il Sanzio animato dal favore e dalla benevolenza del regnante Pontefice, si adoperasse in disegnare, misurare, racconciare


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Della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Pompeo Gherardi
Tipi Savino Rocchetti
1874 pagine 160

   

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