Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi

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      ioFinalmente vedi su questa parete ritratta una turba magna di popolo fra cui sono sacerdoti, sapienti e scismatici che nel diverso atteggiarsi dimostrano i vari sentimenti dell'animo; e all'estrema sinistra del quadro vedi il ritratto del Beato Angelico, degno omaggio reso dall'Urbinate al pitlor Fiesolano.
      Questa prima opera piacque di guisa al Pontefice che subito ordinò fossero cancellate le storie qua e là dipinte da maestri vecchi c recenti, e ciò perchè le pareti di quelle Sale del Vaticano fossero tutte a disposizione di Raffaello. E qui non vuoisi pretermettere che l'Urbinate, per amore e rispetto all'antico maestro, ottenne dal Papa che le pitture di Pietro Perugino che erano in sulla volta fossero lasciate intatte; porgendo per tal modo esempio della sua ricono-noscenza verso colui che subito dopo del padre lo aveva all'arte educato, presagendone il luminoso avvenire. Gl'ingrati imparino!
      Dirimpetto alla Disputa è l'altra grande composizione consacrata alla Filosofia, cui l'occhio vien richiamato dalla figura sopra di essa dipinta. È questa una donna severa d'aspetto, dallo sguardo meditabondo, che sieduta in trono, tiene sulle ginocchia i volumi della scienza, e porta distinti sulla veste ricchissima i quattro elementi. Due fanciulletti presentano scritte sopra due tavolette le parole: Causarum cognitio.
      L'affresco che sotto si dispiega meravigliosamente condotto c quello chiamato Scuola d'Atene, che significa : assemblea di sapienti. Qui si trattava di raccogliere quanto ha di grande l'umana dottrina rappresentando coloro che ne furono i principali ministri ; qui occorreva che l'arte venisse soccorsa da una scienza profondissima dell'antichità, quando ancora non erano venute in luce per comodo degli artisti le grandi opere iconografiche, e i pittori non trattavano, o pochissimo e male, soggetti tolti dalla storia profana. Raffaello volgendosi a questa meditò lungamente il soggetto, lesse antiche memorie, prese consigli dai dotti, e git-lò quindi le fondamenta dell'opera con la quale non solo,


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Della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Pompeo Gherardi
Tipi Savino Rocchetti
1874 pagine 160

   

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