Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi

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      r>ichiata c in atto di pregare, la principessa. Il giovane eroe ha sopra il ginocchio destro le insegne dalla giarettiera 3 perchè il quadro venne fatto dipingere per mandarsi in dono ad Enrico Ali d'Inghilterra, che aveva insignito il Duca di queir ordine cavalleresco ; e a Londra lo recarono nel 1506 il conte Castiglione e Francesco di Battista Ceci d'Urbino. Di là, dopo molte vicende, passò la bella tavola a Pietroburgo, dove si trova al palazzo dell' Eremitaggio
      Il Vasari ricorda due Madonne che il Sanzio dipinse nel 1506 per il medesimo Duca, ma uè egli le descrive, uè altri ce ne dettero notizia. Il Passavant suppone possano essere : la piccola Santa Famiglia della collezione Cro-zat, oggi esistente all'Eremitaggio; el'altra anche più piccola, che dalla Galleria d'Orleans passò in Inghilterra e quindi tornò a Parigi presso M. Delessert.
      È cosa assai probabile che Raffaello in quest' ultimo soggiorno tenuto in Urbino facesse al Duca Guidobaldo quel Ritratto di cui Pietro Bembo fa memoria in una lettera del 19 aprile 1516 al Cardinale di S. Maria in portico (1), e a creder ciò ci conduce anche il pensiero che Raffaello non tornò più in patria e non ebbe più altra occasione di riveder Guidobaldo, il quale moriva 1* 11 aprile del 1508.
      Così è presumibile che ritrattasse in queir anno Elisabetta Gonzaga, e ciò può venire alla mente ricordando quella immagine di principessa dal Sanzio dipinta e posseduta dal Castiglione, secondo ne scrisse Antonio Beffa Negrini. Certo egli disegnò la testa di Pietro Bembo, giacché troviamo scritto nell' anonimo del Morelli, dove si notano i disegni posseduti dal Bembo medesimo a Padova, le seguenti parole: » Il piccolo ritratto di M. Pietro Bem-» bo, nella sua giovinezza, quando si trovava alla Corte » d' Urbino, di mano di Raffaello in lapis nero. » Ora il Bembo fu in Urbino solamente nel 1506. — Ciò che si conserva di quell' epoca è il Ritratto che il Sanzio fece di
      (1) E forse quello posseduto da Monsig. Pasquale Badìa, e moltissimo lodato dal Prof. David Farabulini. —


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Della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Pompeo Gherardi
Tipi Savino Rocchetti
1874 pagine 160

   

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