Della vita e delle opere di Pompeo Gherardi

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      A perfezionare come potesse la fìsouomia stessa che aveva (tato alla Vergine nel quadretto dello Sposalizio, la quale, coni' è detto, per ogni maniera è somigliantissima a questa. Non accade notar qui particolarmente la forma più corretta del disegnare. Fu già avvertito come Giovanni, volendo mettere il figliuolo in quella via, che mena dritto alla vera perfezione dell'arte, ponesse opera massimamente ad ammaestrarlo nel disegno; e con quanta felicità vi riuscisse, ne die bellissimo testimonio il Perugino come prima accolse alla sua scuola il fanciullo: dacché egli, appunto perchè vide quanto già avesse appreso sotto il padre, e perchè specialmente, coi suoi modi e costumi, » vide la maniera del disegnare, ne fe'quel giudizio (così il Vasari) che poi il tempo dimostrò verissimo con gli effetti. »»
      Se poi mi fosse chiesto, (prosegue lo scrittore romano ) quali figure sieno più maestrevolmente condotte e più sottilmente finite, non sarei dubbio a rispondere che son due: la Vergine e il S. Federico, ossia Raffaello nostro, come s'è detto ; nel quale è anche maggior artificio che nella Madonna. In amendue, per un' esecuzione molto finita e studiata, spiccano scelte forme, bei contorni, buon rilievo, con una pe-culiar vaghezza e calore di tinte. I loro panni hanno un rosso assai più acceso e bello che quel degli altri : avendo poi Raffaello, massime nel suo ritratto, usato su'panni ed altri accessorii quasi il color verde dell' erba, la freschezza delle carni apparisce meglio, e la lor tinta per contrasto par quasi più calda e più rosea. Le altre figure de'tre Santi non possono contender per esattezza e leggiadria di proporzioni, né per altri pregi, con queste due, le quali, segnatamente nella bellezza de'volti, le passano tutte di gran lunga, essendo condotte con una straordinaria facilità e prontezza di mano, tanto che potrebbesi affermare, esser quasi della maniera che Raffaello alcun poco conservò eziandio come fu uscito dalla scuola del Padre. Infatti nel suo Cenacolo di S. Onofrio a Firenze, le teste sì piene di grazia e gentilezza clic veggonsi dentro a varii dischi (i quali con vario ornato abbelliscono di tanto in tanto la cornice ond'è attorniata


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Della vita e delle opere di Raffaello Sanzio da Urbino
di Pompeo Gherardi
Tipi Savino Rocchetti
1874 pagine 160

   

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