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Cambiamento dello stile pittorico

      Tornato a Firenze, Raffaello attese con incredibile diligenza agli studii dell'arte, legandosi d'amicizia col Vinci, con frà Bartolomeo, col Ghirlandajo, e fece successivamente il Ritratto d'Angelo Doni e della moglie di lui, che ora fanno parte della stupenda collezione del palazzo Pitti; e per Domenico Canigiano la Madonna col Bambino che fa festa a san Giovannino portogli da sant'Elisabetta, che credesi al presente nella galleria di Monaco (Rumohr, Antologia di Firenze, I, 454). In quella fu Raffaello richiamato a Perugia, ove fece per la cappella Baglioni un Cristo morto portato a sotterrare, di cui aveva sbozzato il cartone a Firenze, pittura divinissima, come la chiama il Vasari. Questa famosa, stupenda e ben conservata tavola fu comprata da Paolo V Borghese, ed oggi si ammira nella galleria di questo nome a Roma. Essa porta scritto: Raphael Urbinas pinxit MDVII. Il mezzo tondo ch'era sopra, rappresentante Dio Padre con le mani alzate, vedesi tuttavia in San Francesco di Perugia: la predella dipinta a chiaroscuro, con le figure della Fede, Speranza e Carità in mezzo ad angioletti, è nella galleria Vaticana.
      Finito questo lavoro e tornato a Firenze, gli fu allogata dai Dei, cittadini fiorentini, una tavola per la loro cappella in Santo Spirito, rappresentante la Madonna, che è la così detta Del Baldacchino, ora nella galleria Pitti; vedesi tuttavia nello stato di bozza e molto ritoccata, e in essa l'Urbinate è grande imitatore della maniera del Frate. Fece anche il quadro famoso sotto la denominazione della Bella Giardiniera, rappresentante la Madonna seduta che contempla il Bambino Gesù, con san Giovanni in ginocchio e in lontananza una vasta campagna e una chiesa. Questo quadro è ora nel Museo del Louvre a Parigi, venutovi dalla collezione di Francesco I, che si dice la comperasse da Filippo Sergardi senese, che avevano commesso a Raffaello.
      I dipinti di Raffaello su descritti appartengono alla seconda maniera. Questa seconda maniera è spoglia della durezza Peruginesca, partecipa già d'un ideale assai bene sviluppato, e fra le altre doti abbonda di semplicità, di candore e di eleganza. La composizione è già più ricca e più artistica; il disegno purissimo, armonioso il colorito.