Omaggio a Dante Alighieri di 
 
  
  
  
  
 
     
dante e la sua politica	409
 
     
e dessa clic vergognando dell' umile sua cuna| e di sua deforme nudità| che sta in rimproverio del secol selvaggio 1 sente provalerle in corLa prepotenza della gloria antica.
 
     
E s'invaghisce dell'ereditar fastosa delle.rimembranze| • e vuol nobilitato il suo lignaggio| ed ama di associare la sua esistenza ai tempi trapassati ; e intende annodare la sua genesi ai secoli che poco innanti ella chiamava orbi| ed addimandava barbari ed oscuri. ETanto voler sopra voler le venne 2
 
     
che non disdegnando di farsi aristocratica e retrograda| va in busca di antenati| vuol rappresentati i suoi prin-cipii dalle grandi illustrazioni antiche| e ficcò gli occhi suoi in quei solenni ingegniE letterati grandi e di gran fama s|
 
     
la cui rinomanza ancor nel mondo dura| e durerà quanto il moto lontana ; sì che i padri della letteratura sieno «specchiati sembianti delle sue aberrazioni| e le loro dottrine spargano una luce riflessa sulle sue follie|
 
     
Cosi come color torna per vetroLa qual di retro a |sè piombo nasconde *.
 
     
E si presentino con essa d' un medesmo peccato al mondo sì che ciascuno al suo voler ne invoglia Onde poi al cospetto delle generazioni illuse| e chiedenti| chi ti ha guidata e chi ti fu lucerna 6 possa ella rivolgersi a quei grandi e dire:
 
     
1	Purg. xvi 135.
 
     
2	Ivi xxvii 121. 8 Inf. xv 107.
 
     
4	Parad. n 89| 90.
 
     
5	Ivi ih 34.
 
     
6	Purg. i 43.
  
  
  
  
  
 
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