Omaggio a Dante Alighieri di 
 
  
  
  
  
 
     
330	DANTE ALIGHIERIde' suoi misteri c delle sue glorie| lasciando a noi un
 
     
ricco retaggio di scienza e di religione.
 
     
La critica superficiale| può momentaneamente offuscare gl'intelletti.| ma il suo trionfo è di breve durata| somigliante a quelle meteore che gareggiano per un' istante alla luce degli astri per disparire poi con meravigliosa prestezza fra le tenebre della notte.
 
     
III. .
 
     
Se mi fosse stato consentito dalla natura di questo libro avrei voluto più distesamente ragionare della dottrina politica di Dante| ma nol feci persuaso che quanto dissi basta a francarlo dalla nota che oggi gli si appone a gloria dai nemici della Santa Sede.
 
     
Prendendo le mosse dall' impero latino| e memore forse di quella sentenza del suo maestro e duce « Tu regere imperio populos| romane| memento » il poeta insegna che poi che 1' impero e cronologicamente anteriore allo stabilimento della Chiesa a lui si spetta la suprema autorità. Da queste premesse sgorgano ogni maniera d' illazioni ingegnose| e talvolta bizzarre. Ma io correrei il rischio di perdermi in un' implicato ginepraio | se volessi. per filo e per segno riportare gli argomenti che vengono recati in mezzo per provare simigliante tesi. Le dottrine del suo tempo| la scolastica| i libri di Aristotile| tutto insomma gli appresta armi per combattere i suoi avversarii.
 
     
Ma se ciò basta per darci un concetto compiuto della sapienza di quella mente sovrana| non e ragione valevole per indurvi a salutare il poeta quale precursore dell' unità d'Italia.
  
  
  
  
  
 
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