Omaggio a Dante Alighieri di 
 
  
  
  
  
 
     
1 8 g	dante ed omeroSe un alber mette rigogliosi rami Su propizio terreno| e tu lo svelli| Per altro seminarvi| il qual più ami|
 
     
Spesso intervien che là semi novelliTraggan succhi nocivi; onde i germogli Non attecchiscon mai fattivi e belli.
 
     
Menfì| che io vidi| rimembrar tu vogli| Come fu desolata con V Egitto 1 Allorché| presa da guerreschi orgogli|
 
     
Fece luogo a turpissimo conflitto|
 
     
Soppiantando il Guerriero al Sacerdote| Su 1' alta ròcca del sovran diritto.
 
     
Non sì tosto il Guerrier di quella dote| Frutto di sparsa civiltà| s'inostra| Che l'Assiro ed il Perso lo percuote;
 
     
Finché smunto e fiaccato a terra il prostra.
 
     
. Nè fu vista di poi novella pianta Sorger nel grembo dell'Egizia chiostra.
 
     
Or di tiranni è piena tutta quanta L'Italia tua| perchè civil virtute Di regal peplo non ancor s'ammanta.
 
     
Quando molte città saran venuteSotto un solo reame| allor fia lieve La man| che a tutte arrecherà salute.
 
     
D' una città fra i merli| al certo è greve Dei molti il regno| che sempre*fu matto| Se ognun dal vicin suo guardar si deve.
 
     
Ma quello| che finor non è ancor fatto| Nei decreti del ciel già si matura| E grandi Monarchie vedransi in atto.
  
  
  
  
  
 
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