Omaggio a Dante Alighieri di 
 
  
  
  
  
 
     
1 8 g	dante ed omero
 
     
10	son uom che Dio cerca; io noto i mali|
 
     
Che incontinenza| malizia e la matta Ferità germogliar fa in noi mortali. E noto come colpa vien disfattaPer penitenza| e per lavacro santo| Sicché l'anima nostra al Ben sia tratta. E noto quai virtù facciano manto
 
     
Allo spirto immortai| che al sommo Bene Tende affisarsi con beato incanto. Io| cinto delle mie spoglie terrene| Cammino per tre mondi| ove figuro Delizie ai buoni| ed ai malvagi pene. Quanti son del mio tempo| e quanti furo Di storia degni| ha ciascliedun suo loco Od in sede lucente| o in cerchio oscuro.
 
     
11	personaggio mio sana pur pocoA dare immagin d'uom| che il suo volere Tempri nel giusto| come ferro in foco. E parte d'uom| che duol sente e piacere| E di poggiar gran desiderio prova| E il può per grazia| alle celesti sfere| Purché ragion lo guidi| e virtù nuova La Fe gì'infonda| poi che il sacerdote Le impronte del fallir da lui rimova. L'aita di Virgilio| e quanto puote La Béatrice su l'affetto umano| Fan l'uom che giunge alle superne ruote. Ecco il viaggio mio| cui posto mano Ha cielo e terra; e da quel ne ritorno Col cuor già mondo| e l'intelletto sano.
  
  
  
  
  
 
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 Dio Ferità Sicché Bene Tende Cammino Delizie Tempri La Fe Virgilio La Béatrice Fan
 
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