[Elenco dei Nomi]

(segue) De Amicis Luigi
maggiore, Adua (Africa)

del suo paese nativo, dove recavasi nei brevi giorni di licenza, a baciare la sua vecchia mamma che idolatrava. Di animo franco, leale, ispirava in chi lo avvicinava, stima e rispetto; di carattere forte, talvolta impetuoso, lo riveggo, cogli occhi sfavillanti, colla parola rude ma tagliente di soldato, fulminare chi aveva, in sua presenza, osato discutere sulla vittoria di Coatit! Stanco della vita inattiva della guarnigione a Sulmona, ottenne il trasloco per Napoli dove sperava potere pił presto correre a condividere coi fratelli d'Africa le gioie ed i dolori. E quando, in seguito al disastro di Amba-Alagi l'onore della bandiera richiedeva nuovi rinforzi, egli primo, rispose: Presente. E partiva comandante del 4. battaglione, che colla eroica brigata Da Bormida, sostenne la parte pił viva al combattimento, resistendo come un leone alle orde scioane. Il tenente Ciccarelli, che assistette il maggiore nei suoi ultimi istanti, magnificandone le alte virtł militari, l'ingegno ed il coraggio, afferma che nei momenti pił difficili della lotta il de Amicis mai non perdette la serenitą dell'animo e della mente; a tutto provvide e dispose col miglior vantaggio dei suoi soldati. E quando il

(segue...)


[Pagina Precedente] - [Elenco dei Nomi] - [Pagina Successiva]