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L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
maggiore, Adua (Africa) (15-4-1896). ABRUZZESI CADUTI IN AFRICA - Maggiore Luigi De Amicis - Quando colla rapidità del fulmine, si diffondeva per l'Itala esterrefatta la notizia del disastro di Adua, un voto si elevava dal cuore di ognuno: che al dolore provato per la nuova sventura che inesorabilmente colpiva la Patria, non s'aggiiungesse l'angoscia di sapere caduto l'amico, il figlio, il fratello. Ed il mio trepido pensiero correva a quelle balze impregnate di tanto nobile sangue e rivedeva la severa figura del maggiore Luigi de Amicis, di cui avevo conosciuto ed apprezzato le rare doti e le più rare virtù; ma, ricomponendo nella mia mente il suo carattere adamantino, la sua tempra forte e virile propria dell'uomo che si spezza ma non si piega, ben poca illusione rimaneva di saperlo salvato! E purtroppo ora è confermata la sua nobile fine: i racconti dei superstiti sono pieni di ammirazione per l'eroismo di questo forte campione dell'Abruzzo. Di famiglia distintissima di Alfedena, abbracciò con entusiasmo la carriera militare, e mi sembra vedere la sua maschia figura di bersagliere, comandare i soldati che l'amavano e lo temevano: lo rivedo ancora tra le montagne
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