![]() |
L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
Corropoli (18-1-1896). Precoce di sviluppo fisico e intellettuale, edificavi con la tua docilità; e nei germi di illibato sentire che spuntarono già nel tuo vergine cuore assai lusingasti i tuoi desolati genitori, i quali, in sì breve durata della tua infanzia, poterono vivere di tutto il tuo avvenire. L'aureola che ora ti cinge il biondo capo rifulge di quella gloria a cui in mille modi diversi aspira l'afflitta umanità; un raggio del suo splendore, insinuandosi nelle latebre di due cuori invasi da sì immenso cordoglio, vi riaccenda la fede e la speranza in giorni meno tristi, in cui, come stella polare elevando il ricordo di te, si rifacciano nell'amore della lattante Annina, la sorellina che tanto ti piaceva, e nella futura prole di cui però tu lasciasti sì ampio vuoto. E, se non fosse delitto mostrarsi men che riverente dinanzi all'angoscia della mamma tua e del tuo papà, io loro vorrei pur dire d'inchinarsi rassegnati alla beatitudine che ti accaparrasti nel coro angelico, di cui l'eco possa dolce e soave ripercuotersi insino a loro. (P. Flaiani)
|