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L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
Città S. Angelo (12-6-1895). Città S. Angelo 10 giugno - Povero Don Domenico Feliciani! ripetevasi ieri mattina in ogni dove, possibile che sia morto, se l'ho visto ieri sera? Stava tanto bene!... Eppure è così, quel colosso dalla fibra robustissima e gagliarda, si è spento improvvisamente, il sonno quotidiano del riposo erasi lentamente mutato in sonno eterno. E' caduto in sulla breccia perché il giorno, come il solito, era stato in campagna a regolare e dirigere i lavori campestri preparandone altri per il lunedì vegnente. Derisione della sorte... era l'ultimo saluto invece, l'addio che dava alle sue occupazioni predilette. Nato nel 1840 a Roccafluvione (Ascoli) da ricca e distinta famiglia, da molti anni erasi stabilito qui, e propriamente quando la morte strappando ad un'adorata famiglia il fratello suo, egli giurava su quel caro cadavere di non abbandonare mai gli orfani, di essere egli il secondo padre, e lo fu realmente, coscienziosamente. Di costumi intemerati, probo, onesto, laboriosissimo spese tutta la giovinezza a prò dei nipoti, fino al sacrifizio di tutto sé stesso, ed era felice pago nel ricambio schietto, tenero di tale famigliare affezione, che
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