[Elenco dei Nomi]

(segue) Irelli Vincenzo
senatore, patriota, Teramo (6-2-1895).

a che la grave età glielo permise. Quando più non gli ressero le forze di andare scrisse. E' suo pregio che noi ricordiamo la lettera del '73 al presidente del Consiglio dei ministri, M. Minghetti e l'altra del '78 al conte Delfico sulla questione sociale. Bontà di cuore gli fece presentire quanto grave argomento si fosse la questione operaia e quella sociale e ne additò dei mezzi anche nella carità evangelica ripetendo: quod superest date pauperibus. Il venerando vegliardo giunto a sera di sua lunga vita ci appare patriarca dei tempi nostri nella agiatezza e nella pace serena di famiglia, circondato da figli e da nipoti, da due generazioni, da due casati. Egli è ai nostri occhi un pellegrino che affaticato sì, ma lieto del cammino compito, giunge a sera in un bel tramonto al santuario del suo voto e vi giunge con la fiaccola accesa d'amor del suo Dio e della sua Terra. Prendiamola, Signori, questa fiaccola vivida di tale amore e con ogni cura manteniamola accesa per consegnarla, quando che sia, a quei che giovani prendono il nostro posto, così fa suo l'esempio d'un buono e grande cittadino; essi infine inviati sulle sue orme rischiarate dalla fiaccola di pace e d'amore onoreranno

(segue...)


[Pagina Precedente] - [Elenco dei Nomi] - [Pagina Successiva]