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L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
patriota, impiegato pubblico, Notaresco (12-9-1894). sembrando che meritasse pene più gravi, fu rinchiuso nel castello d'Ischia insieme a tanti gloriosi, tra cui Spaventa, Poerio, Settembrini, Frucitano ed altri. Accusato di cospirazione e di favorire le relazioni dei detenuti con l'Inghilterra, fu sottoposto a processo capitale insieme a quell'anima nobile e grande che fu Salvatore Morelli. Ma niuna prova si ebbe contro di lui, e fu prosciolto dall'accusa, non così dal bagno ove giacque per altri 18 mesi a tutto il dicembre del 1852. Rilasciato in libertà fu sottoposto a strettissima sorveglianza di polizia, e si trovò ridotto in dolorose condizioni economiche perché i patimenti e la causa liberale avevano distrutto tutto il suo patrimonio. Venuto in Abruzzo col fratello intendente si stette inoperoso perché sorvegliato, fino al 1860; ma aggregate all'Italia le provincie napolitane prese parte alla repressione contro il brigantaggio nel 1860-61-62 col grado di luogotenente aggregato nel 35. Reggimento Fanteria. Nel 1863 fu creato tenente in Avezzano, e nell'aquilanol è rimasto popolare l'assalto dato da lui ad Antrodoco una volta che era stata rioccupata dai briganti. Nel 1866 fece la campagna di Venezia col grado di capitano dei volontarii,
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