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L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
Mosciano S. Angelo (8-9-1894). una morte spaventosa, ma il soave sorriso di un angiolo che pieno di giubilo non vola in Paradiso. Allorché entrai nella sua stanza per darle l'ultimo addio, giaceva già distesa nel suo letto nella elegante camicia bianca, e vestina del pari bianca, guarnita di trine e merletti, colla ricca e folta capigliatura nera sciolta, che le scendeva sulle spalle. Quale spettacolo! mi sembrò sulle prime respirasse ancora, tanto era ben composta in viso, ma tosto la gelida mano mi convinse che era cadavere, ma sempre bella come ai tempi della gioia, come ai tempi delle care speranze fiorite di dolcissime illusioni. Ave, fanciulla adorata, godi su nel cielo della gloria imperitura che così bene meritasti, e impetra da Dio ai tuoi cari la forza necessaria per sopportare con rassegnazione una così dura prova!
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