![]() |
L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
sacerdote, insegnante, Teramo (3-3-1894). e vive, vi vive e lavora. Ma per nuove ragioni abbandona le aure marittime di Nizza e nel 1867 va a Segne in quel di Tolone; ivi insegna a giovanetti francese, latino e greco e fa sentire la lingua del sì alla colonia italiana che numerosissima v'era raccolta; ma quasi un fatale andare della sua vita lo spinge avanti e nel 73 si porta alla libera Ginevra per insegnarvi italiano. Vi si sente più vicino alla sua terra; ma dopo due anni lascia le incantevoli rive del lago genevrino e muove per Versaglia, la bella, la deliziosa Versaglia. Vi ammaestra ed educa giovanetti e mendichi nell'ospedale civile, soldati ed ufficiali nell'ospedale militare. Ma la terra straniera è sempre terra straniera malgrado si chiami Versaglia, la bella, la famosa Versaglia dai giardini incantati. Fa disegno e torna nel 1881 a rivedere e salutare le belle ed amate sponde d'Italia, e sceglie Genova per suo soggiorno. Vi dà prova del suo sapere francese e ne conquista la laurea. Nel 1883 corre l'alea d'un concorso, su nove candidati è il terzo e n'ha in premio la cattedra di francese nel R. Istituto Tecnico di Viterbo. Seguita il fato del suo pellegrinare e da qui dopo un anno viene promosso di grado e mandato
|