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L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
Napoli (22-7-1893). Come fulmine e gittando l'intera città in lutto giunse l'altra sera la notizia della morte di Giammichele Thaulero, avvenuta in Napoli la sera di mercoledì. Il povero fratello Giovannino non arrivò in tempo a rivederlo. La salma verrà ricevuta dalla congrega di carità, di cui era membro anziano, e seppellito nella tomba di famiglia in Teramo con gli onori dovuti ad un giovine di nobile famiglia, caro a quanti lo conoscevano. Un telegramma da Napoli reca che l'autorità politica non ha permesso il trasporto della salma. - (26-7-1893). Rosburgo 22 luglio 1893 - Vi mando questa mia per manifestarvi l'immenso, profondo cordoglio onde siamo immersi tutti per la morte del nostro egregio concittadino per elezione, il sig. Giammichele Thaulero. Da Napoli, ove s'era recato per divertimento, giunse fulmineo l'annunzio che colà verso le 6 pom., del 19 corrente, non valendogli né le cure più amorevoli degli scienziati, fra' quali il prof. Paolucci, né la sua fibra ferrea, il povero nostro amico dové piegare alla crudeltà della Parca che a soli 36 anni non compiuti, recideva una vita rigogliosa ed utile alla società. Nato da nobile famiglia teramana, Giammichele fu educato fin dai primi anni alle vecchie tradizioni famigliari, che mai smentì, ed il suo carattere fermo, buono, caritatevole è provato dalla stima e benevolenza da tutti professategli. Spese il suo ingegno ed il suo patrimonio a beneficio dell'operaio, il quale sa che non si picchia indarno a casa Thaulero; curò insieme a suo fratello minore, l'incremento dell'agricoltura arrivando perfino a triplicare le rendite del suo avito patrimonio; occupò parecchie cariche pubbliche ed ovunque diede prova del suo retto sentire, delle sue nobili qualità, del suo disinteresse. Fu inoltre modello di virtù domestiche. Al fratello, caro Vannuccio, com'egli lo chiamava, accorso premurosamente al suo capezzale, ed al quale non fu concesso di dare l'ultimo abbraccio al suo amato Giammichele, alla signora Thaulero ed ai parenti tutti, noi mandiamo le nostre più vive condoglianze per tanta sventura e possa il compianto generale lenire il loro immenso dolore. (C.M.) - Sappiamo che appena scorso il tempo necessario per la esumazione, la salma verrà trasportata a Teramo per avere l'estrema dimora accanto ai suoi adorati genitori. - (29-7-1893) Le esequie di un caro estinto - Montepagano 23 luglio '93 - Solenni, imponenti funerali in commemorazione del sig. Giammichele Thaulero hanno avuto oggi qui luogo, degni veramente della memoria dell'estinto che colla sua immatura dipartita ha lasciato un gran vuoto nei cuori di quanti lo conobbero, e ne apprezzarono le virtù e come cittadino e come benefattore. Nelle prime ore del mattino le strade si popolano di persone che in massima parte beneficate preparansi a rendere l'ultimo tributo di affetto e di stima all'estinto. Convengono numerosi amici per assistere alla nobile commemorazione e nel vasto Tempio s'innalza un mausoleo riccamente addobbato, con belle iscrizioni ricordanti le virtù del defunto che invitano al raccoglimento, alla preghiera. Nel Municipio intanto giungono con bandiere a lutto le Rappresentanze Municipali di Notaresco, di Morro d'Oro, l'on. Deputato Cav. Clemente, il Pretore del Mandamento, il Cav. Crugnola, il Consigliere Provinciale sig. Mezzopreti Achille, il D.r Cianci, il Pittor Celommi e tanti altri amici che per brevità si omettono. Verso le ore 11 dal Municipio muovono verso il Tempio la Giunta Municipale di Montepagano, il Consiglio Comunale, le Rappresentanze di Notaresco, di Morro d'Oro, lo stuolo di amici, gli alunni delle Scuole Elementari del Comune, dell'Asilo Infantile Regina Margherita coi rispettivi insegnanti, la Società cooperativa di consumo di Rosburgo, di cui l'estinto era Presidente, con bandiere a lutto, il R. Delegato Scolastico e molti coloni delle famiglie Thaulero, Mezzopreti e tanti altri, per assistere alla cerimonia religiosa. Il tempio rigurgita di gente, e ne' visi di tutti traspare il dolore più intenso per la repentina e immatura perdita del perfetto gentiluomo, del ricco benefattore del povero e con animo commosso si assiste alla pietosa funzione. Finite le sacre funzioni in bell'ordine il corteo si dirige verso la piazza del Municipio; la folla aumenta, ma tutto si dispone sotto la direzione del nostro Sindaco, che in questa sventura ha preso ogni parte al dolore della famiglia mitigandone l'intensità colla sua affettuosa assistenza. Ovunque regna un perfetto silenzio, e in mezzo alla generale aspettazione, l'Egregio giovine sig. Divinangelo di Bonaventura, studente in medicina, con discorso improntato ad affetto ricorda commosso le preclare virtù del defunto, la sua forte tempra, il suo cuore generoso, le sue opere spese al nobile ideale di migliorare il suo ricco patrimonio e soccorrere il povero, e provvedere allo sviluppo materiale ed economico della ridente spiaggia di Rosburgo che tanto predilesse. Il discorso commuove gli animi al pianto e tutti ne applaudono la forma eletta, le nobili idee. Viene di poi il sig. Carlo D.r Romualdi, il quale e come amico e a nome di Notaresco, sua terra nativa, ricorda le nobili virtù, il forte carattere di quella cara figura e il discorso improvvisato, con sentimenti di gratitudine verso l'estinto, commuove gli animi, su cui lascia tracce di un ricordo incancellabile. Fanno seguito altri discorsi, del Sig. Di Lorenzo Stanislao, che rappresenta il Senatore Devincenzi, con cui ricorda i sacrifici dell'estinto nell'impiegare tutta la sua breve vita, gli anni più belli, al miglioramento delle classi sociali anziché preferire i molli ozii della città godendo delle sue ricchezze; del sig. Trifoni Serafino con cui oltre le virtù del compianto amico ricorda la intimità e l'affetto che sempre a lui lo congiunsero e dimostra lo schianto dell'animo di averlo perduto sì presto; le sue franche parole ispirate a dolore più vivo vengono accolte con commozione di sincera riconoscenza; del sig. Passamonti Antino del fu Michele, che con nobili idee descrive la fragilità della vita, il dolore, la desolazione per sì grande perdita, che come eco si è ripercossa nel cuore di tutti. Da ultimo l'Egregio D.r Cortellini con animo profondamente commosso ringrazia gl'intervenuti alla mesta cerimonia, coloro che ricordarono le virtù del povero suo amico, e anch'egli ricorda il carattere fermo, l'animo generoso del sig. Giammichele Thaulero, suo parente, capace perfino di perdonare al nemico. Chiude il suo discorso con commoventi parole, che conseguisce la generale approvazione. Dopo di che la mesta cerimonia si scioglie e persone addette alla famiglia Thaulero distribuiscono offerte caritatevoli ai poveri. L'impressione della perdita del Sig. Giammichele Thaulero resta viva ne' cuori di tutti, ove rimarranno scolpite le doti del suo animo generoso, e la dimostrazione spontanea di affetto, di stima in omaggio alla sua cara memoria valga a lenire il cu ore straziato del fratello, della cognata. Giammichele Thaulero morì casualmente lontano da qui, ma la sua figura è sempre vicina nella memoria della desolata famiglia, degli amici e di tutti; il suo affetto vivrà perenne. (Achille Speranza Guerrieri) |