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L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
Nereto (25-3-1893). Ci scrivono da Nereto: Un male violento, ribelle a tutti gli sforzi della scienza, a ogni affettuosa premura, ha spento in giovanissima età Antonio Candelloro. Lavoratore instancabile avrebbe continuata l'opera del fratello suo Francesco che onestamente lavorando dié così forte impulso al commercio da mettere la sua Ditta tra le più forti e reputate della provincia e fuori. Lascia la moglie e tre tenere bambine e in quale straziante dolore, lascio imaginare. Il povero fratello che trepidante d'angoscia aveva seguito le ultime fasi del terribile male e che a lui era stato, più che fratello, padre affettuoso, volle che la salma fosse qui trasportata. I funerali che ebbero luogo lunedì riuscirono imponentissimi. Vi prese parte l'intero paese, senza distinzione alcuna di classe e molti amici di Giulianova e la commozione profonda si leggeva nel volto di tutti. Si può dire che sia stato un plebiscito d'affetto verso il lavoro onesto, coscienzioso. Precedeva la banda di Giulianova, seguivano le confraternite e dietro la bara, i cui cordoni eran tenuti dal cav. De Berardinis Ant., dal cav. De Luca, dal Sindaco Sorge e dal signor L. Ambrosi, si assiepava
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