![]() |
L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
scienziato, Teramo (28-12-1892). e della virtù non meno grande ed ammirevole della prima. Ammiriamola, o Signori, questa grandezza in Raffaele e diamogli il nostro addio, il supremo vale. Anima buona ed operosa, addio; la tua vita, la tua costanza rimane a noi esempio come quaggiù si possa essere grandi nella bontà e nel lungo esercizio delle proprie forze. Se quasi deserta è la tua bara, o venerando amico, gli è che la generazione tua passò, e la nostra non ti conosce. Tu appartieni alla storia che già prende nota della tua fatica e ne intesse la lode. Ora il nostro buon volere, il nostro affetto è anche pegno di molti che anche lontani si legano a noi nel sacro intento di onorarti. Addio, la sede preparata da Dio all'anime giuste santificate dal lavoro, ti attende. (G.P.)
|