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(segue) Scarselli Crescenzio avvocato, deputato, Teramo (21-12-1892). non io, che qui invece, salutando, mestamente finisco. Addio, o raro uomo, per fortezza e serenità antico! Impaziente e sprezzante delle leggi della vita, hai voluto affrettare il misterioso tuo ritorno là di dove ogni cosa scoppia, e poi vi ricorre, e disfatta vi riposa: a cui ancor noi qui, e gli altri che non son qui con noi, e quelli che prima furono e dopo di noi verranno, tutti, affannosamente, viaggiamo incessantemente, via dagli affetti, ombre lievi, tenui! Addio per colui che, triste della tua perdita, ha commesso a me di salutarti! Addio per questa magistratura giudiziaria, che trattò te, per consuetudine di tua professione, onorandoti! Addio per me, che non avrei mai creduto di dover assumere oggi siffatto compito luttuoso. Addio!... Vinto dal comune rimpianto, mi inchino alla tua memoria onorata, e taccio. Teramo (fuori P. Reale) le 3 pom. del 18 dicembre 1892. (Giovanni Polito De Rosa - sostituto procuratore del Re)

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