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L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
avvocato, deputato, Teramo (21-12-1892). dignità di abitudini. Molti e notevoli ufficii in questa città egli tenne, e nella provincia, e nello Stato: sempre con onore e con vigore. - Uomo politico, non mutò bandiera: gregario ma saldo, ebbe poche idee ma luminose: nessuna ambizione o cupidigia di personale vantaggio. Pubblico amministratore, si spuntò in lui fin la maldicenza, che anzi - cosa ai dì nostri difficile! - non l'addentò mai. Privato, crebbe con grande amore una buona famiglia e bella, a cui dié esempio costante di probità e di abnegazione, e trasmette preziosa eredità d'un nome senza macchia. Uomo politico, pubblico amministratore, privato individuo, Crescenzio Scarselli avrebbe potuto materialmente arricchirsi, come porta la comune volgarità; ma l'ebbe a disdegno e non vi badò neppure. Ad altra e ben diversa ricchezza egli ambì, che a pochi, per quanto gli eredi poi facciano, riman superstite, e non teme giusto giudizio, e con infiniti ed ignorati sacrifizii la conquistò, e la tenne, e gli sopravvive. Sola ad essa, per la vita e per la morte, si vitò, con calore di cuore e con splendore d'ideali. E quando, a non più di 56 anni, gli parve e temé che stesse quel calore per intiepidirsi, e sentì come offuscarglisi
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