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L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
avvocato, deputato, Teramo (21-12-1892). funzionario la cui integrità fu pari alla sua modestia, una prece ed un fiore sulla sua tomba venerata. [appr.] - (28-12-1892) IN MEMORIAM - Per la morte e sul feretro - dell.avv. cav. Crescenzio Scarselli - Signori! Fra le centosettanta e più mila vite umane che dall'altra sera a questa si sono spente nel mondo, quasi altrettante piccoli e fievoli scintille, fu certo delle più nobili quella per cui ci troviamo noi qui ora, in tanti, mestamente raccolti. E a quella vita dispersa nell'immensità della natura, mando di qui anch'io l'ultimo saluto, l'addio doloroso di chi per commozione profonda non può, e commette a me, obbediente e modesto, il pietoso ufficio. Io, o Signori, ho conosciuto poco e tardi l'uomo che c'è sparito d'innanzi. Ma la sua figura bonaria e malinconica che ho vista, la sua condotta semplice e mirabile, di cittadino e di privato, che mi hanno detta, e più ancora questa impensata fine e cruda, che ce lo tiene qui adesso, così muto, sottratto ai nostri sguardi, chiuso al cospetto di questo cielo limpido e di questo sole impassibilmente - ironia delle cose! - splendido e magnifico, mi provano che fu davvero un raro uomo, per bontà d'animo, per onestà di propositi, per
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