[Elenco dei Nomi]

(segue) Cherubini Gabriello
letterato, politico, benefattore, Atri (2-4-1892).

opera d'arte insigne, già nata quando un cittadino, forse atriano, il Cardinal Capaccio, gettava la prima pietra di Santa Maria del Fiore in Firenze e torri e templi cristiani s'innalzavano dovunque per opera del risorto popolo italiano dei comuni. L'illustre scrittore così salvava dalle ulteriori ingiurie del tempo e da quelle degli uomini spesso peggiori, quel bel monumento "cui tant'ala di secolo lambe". Ogni scritto del Cherubini è un gioiello di forma letteraria. La lingua purissima, prettamente italiana, così scevra d'ogni lontana parola men che propria, rammenta la scuola memorabile del Marchese Puoti e dà al suo stile la immagine vera di un ruscello placidamente scorrente e la limpidezza di un cristallo di rocca. Ed era questo, frutto di studio profondo del magistero della lingua e quindi difficilmente imitabile. Unico e sommo egli era in questo genere e il suo scrivere dà gran sollievo estetico all'animo del lettore poiché quella ricerca della forma letteraria era nel Cherubini con sano giudizio contemperata senza pedantescamente trascendere agli eccessi sempre riprovevoli. Gli scrittori veramente italiani sono tanto rari oggi che gli allievi del Puoti e della Scuola Toscana

(segue...)


[Pagina Precedente] - [Elenco dei Nomi] - [Pagina Successiva]