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L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
politico, Castellamare A. (16-12-1891). Sabato, quando il giornale era già pubblicato, il telegrafo ci recava la triste nuova della morte del cav. Francesco Ciccarelli di Castellamare adriatico, vittima di un fiero morbo, da cui non poterono salvarlo le cure della scienza, l'amore della famiglia, l'affettuoso interessamento degli amici che da de Riseis a Muzi non l'abbandonarono mai. Il cav. Ciccarelli, di civile famiglia chietina, esordì giovine nella pubblica amministrazione, ma la rivoluzione del '60 ne lo fece uscire, certamente con nessun utile della cosa pubblica, perché lo Stato perdette in lui uno degl'impiegati più valenti ed abili per soda cultura, per animo nobile, per ingegno brillantissimo. Scrittore purgato ed elegante, spirito fino ed arguto, parlatore facile e brioso, fu tra i primi corrispondenti del Corriere abruzzese sotto il pseudonimo di Champignon, ed in questa qualità mirò sempre a far conoscere al resto della regione la nascente città adriatica, di cui poi ebbe l'onore di essere Sindaco attivo ed intelligente. Alla egregia signora che gli fu compagna, rinnoviamo le nostre sincere ed affettuose condoglianze che già per telegrafo le porgemmo
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