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L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
patriota, generale, Francavilla a mare (7-6-1890). disgraziata. Il partito della reazione di Napoli, dopo aver vinto le barricate del 15 maggio 1848, a trionfo di esso intimava l'ordine all'esercito che era gią in posizione sul Po di rientrare subito nel regno. Ricordo le nobili parole che Guglielmo Pepe indirizzava ai pochi che invece lo seguirono. Di qua l'onore, o miei seguaci, di lą la vergogna! Giuseppe Vergili fu tra i primi a passare con questo nucleo militare e con quella pleiade di giovani ufficiali di artiglieria, Girolamo Ulloa, Enrico Cosenz, Luigi e Carlo Mezzacapo, Camillo Boidoni, Musto, Francesco Catrano, e tanti altri che ora ricordo appena, ma che le storia non ha dimenticati. Il Vergili adunque seguģ il superstite nucleo militare a Venezia, ed ivi prese parte a quella difesa che il popolo italiano non dovrebbe mai dimenticare; quell'assedio che aveva sua sua bandiera! "Ogni vita convien che qui sia spenta". Egli dunque comandava una parte delle artiglierie. Dopo la resa di Venezia, che fu sublime anche nella capitolazione, il Vergili riparava in Piemonte e visse vita ritiratissima con gli amici. Non usciva per svago che per andare alla biblioteca ed alla sala di scherma. Schermitore distinto, forte ed elegante,
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