![]() |
L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
patriota, prefetto, Castellamare A. (3-7-1889) la carriera brillante di questo liberale galantuomo: consigliere delegato ad Aquila, Foggia, Cuneo, Alessandria, sottoprefetto a Castellamare di Stabia, ad Urbino, prefetto a Sassari, Reggio Calabria e Grosseto, rifulge da per tutto per la sua coltura, pel suo carattere, pel suo patriottismo, e lascia dovunque vivo desiderio di sč. Ma il fato inesorabile lo insegue alle spalle con occhio torvo! Lo splendido cammino di questo patriota illustre si arresta verso il 1875, quando immani sciagure domestiche, quali la morte del genitore, e di tutti i figli lo ritrassero dalla vita pubblica e lo confinarono nella sua villa di Castellamare. Ed anche qui oppresso, ma non vinto dalle calamitą ebbe agio di svolgere la sua illuminata operositą in pro dell'amministrazione del suo paese che molto gli deve per l'intelligente opera prestata al suo incremento. In questi ultimi anni un male insidioso gli attossicava le fonti primitive della vita, e lo spegneva nella non tarda etą di anni 62. Il lutto della sua morte fu lutto pubblico ed i funerali furono spledidi ed imponenti. Popolo, autoritą civili e militari, municipio, il prefetto della provincia, per delegazione, tutti scortarono il feretro
|