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L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
sacerdote, Campli (9-2-1889). camposanto il feretro, che poco dopo si faceva muovere per Mosciano S. Angelo. Possa questa spontanea, meritata, ed imponente dimostrazione di affetto, lenire in qualche modo il cordoglio della desolata famiglia. (B.E.) - Mosciano S. Angelo 8 feb. 1889. Fu giorno di lutto quello di lunedì, per quanti conobbero e seppero stimare le rare virtù dell'Arcidiacono D. Gaetano Pompizi, mancato ai vivi in Campli il giorno 2 corrente. Tutti desideravano ardentemente riavere la salma dell'illustre concittadino, volendo ad essa tributare quella illimitata stima, e quell'affetto sincero, che pur dimostrarono agli altri trapassati di sua famiglia, e più che mai al dotto medico Nicola, la cui fama e cara memoria è sempre viva tra noi. Immensa popolazione aspettò la sera del 4 l'arrivo del funebre corteo e benché ad ora tarda, la chiesa cattedrale fu subito rigurgitante di gente. L'indomani ebbero luogo le funebri onoranze. Nella chiesa bellamente parata, l'intera popolazione vi si raccoglieva commossa; e il giovine sac. don Francesco di Donato leggeva un eletto discorso ricordando la nobiltà di nascita e di cuore, e le belle doti come ecclesiastico e come cittadino del caro estinto. Accompagnarono poscia la bara all'ultima dimora tutte le confraternite, i gentiluomini del paese, la società operaia, le scuole comunali maschili e femminili, e numerosissimo popolo profondamente addolorato. (L.P.)
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