I DIVI DEL GOSSIP

[L'Elenco di tutti i Protagonisti]

Dario "Lele" Mora



(Bagnolo di Po 31 marzo 1955) manager e talent-scout italiano. Parrucchiere nel 1978 inizia a fare il manager per Loredana Bertè. Nel 2000 apre a Milano la LM Managements. Estende l'iniziale attività di manager sportivo anche al mondo dello spettacolo e musicale ed unisce l’attività di agente con l'organizzazione di "eventi" aziendali. Cura l’immagine di molti artisti proponendoli nell’ambito televisivo e delle sponsorizzazioni come testimonial. Ha prodotto il cd di Luisa Corna Acqua futura. Tra gli artisti che sono o sono stati in passato sotto contratto con la sua agenzia vi sono Simona Ventura Alberto Castagna Alda D'Eusanio Luisa Corna Maria Teresa Ruta Marco Balestri Mirka Viola Naike Rivelli Christian De Sica Aida Yespica Remo Girone Sabrina Ferilli Valeria Marini Walter Nudo Costantino Vitagliano Cecilia Capriotti Irene Pivetti. Nella stagione 2008 avvia il progetto "Lele Mora House" prestando il nome ad un famoso locale di Desenzano del Garda su richiesta della gestione dell'epoca. Il locale riscuote fin dal primo giorno un grande successo e ospita star internazionali del calibro di Paris Hilton portando prestigio sul lago di Garda e suscitando notevoli gelosie e interesse da parte della malavita della zona. Il locale inaugurato il 3 aprile 2008; subisce un incendio doloso dopo solo 20 giorni la stessa notte in cui Lele Mora viene completamente assolto da tutte le accuse che gli erano state rivolte durante il caso di Vallettopoli. Dopo alcuni mesi i proprietari e gestori del locale vengono arrestati colpevoli di aver incontrato la notte stessa del rogo il responsabile (che portava sul volto ancora delle inequivocabili bruciature) e il mandante dell'incendio che durante un'accesa discussione ammette di aver commissionato il grave reato. Tutt'oggi i gestori sono in stato di arresto con le accuse di lesioni sequestro di persona e detenzione di armi da fuoco accuse basate solo ed esclusivamente sulle dichiarazioni del riconosciuto mandante del rogo doloso[senza fonte]. I gestori che da rispettabili imprenditori e vittime della malavita si ritrovano sulle prime pagine dei giornali additati come la "gang del Lele Mora House" increduli negano le accuse le ipotetiche vittime si avvalgono della facoltà di non rispondere e il mandante è l'unico libero incredibilmente senza nessuna accusa[senza fonte]. Nel frattempo alcuni soci sono costretti ad abbandonare la gestione del locale non potendola seguire dallo stato di arresto che si protrae da oltre 6 mesi e Lele Mora decide di togliere il nome al locale in quanto l'improvvisata gestione e la cattiva pubblicità che è conseguentemente scaturita nuociono alla sua immagine. Attualmente il progetto "Lele Mora House" prosegue e presto saranno aperti diversi locali con questo nome in altre zone d'Italia. Nel 2000 Mora venne condannato dal fisco per evasione fiscale di 5 miliardi di lire. Nel febbraio del 2008 venne nuovamente condannato per evasione fiscale per 5 6 milioni di euro. Lele Mora e Mirko Mora (rappresentante legale della LM Managements) tra il 2003 e il 2004 hanno scaricato come spese legate alle loro attività spese che l'agenzia delle entrate ha ritenuto personali o comunque non legate alla loro attività commerciale. Tra queste spese si annoverano regali ad amici e collaboratori viaggi pagati a persone non legate alla loro società affitti di residenze in Sardegna e cene personali. Scaricando queste spese la società poteva dichiarare guadagni quasi inesistenti e quindi pagare meno tasse. Lo stesso Lele Mora e suo figlio Mirko Mora dichiaravano stipendi annuali inferiori ai 10 000 euro pur vivendo in una casa con un affitto di 220 000 euro annui.[1] La società di Mora fece ricorso e nel febbraio 2008 venne condannato dal primo grado di giudizio al pagamento di quanto richiesto dal fisco e delle spese processuali per 30 000 euro [2] poi lo stesso Lele Mora all'Ansa ha rilasciato questa dichiarazione: "In relazione alle notizie diffuse in modo fuorviante dalle maggiori emittenti televisive e pubblicate da alcune testate giornalistiche italiane si vuole sottolineare che io stesso ho ricevuto la notizia del rigetto del ricorso da parte della 5° Sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Bergamo solo poche ore prima che queste fossero divulgate. Tengo a precisare che la giustizia tributaria prevede tre gradi di giudizio. I miei commercialisti stanno già predisponendo il ricorso in Commissione Regionale. Sono certo che la Commissione Tributaria Regionale sarà più attenta al giudizio in merito al ricorso che ci apprestiamo a presentare. Inoltre spero che tengano conto del tipo di attività svolta dalla LM Management S.r.l. cosa non fatta né dall’Ente accertatore né dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bergamo. Infine voglio chiarire che la deduzione di costi che per il tipo di attività svolta sono a nostro giudizio inerenti e pertanto deducibili non è sintomo di evasione come reso pubblico dai mass media" Nel 1989 viene arrestato a Verona per presunto spaccio di droga e messo in custodia cautelare in carcere poi è scagionato; nel 1996 è coinvolto in uno scandalo per truffa nella vendita di un appartamento in pignoramento giudiziario. Nel 2000 evade il fisco per circa 5 miliardi di lire che poi paga. Il 13 marzo 2007 gli viene notificato dal pm di Potenza Henry John Woodcock il divieto d'espatrio in base a intercettazioni telefoniche nell'ambito della indagine definita dalla stampa come "Vallettopoli" divieto poi revocato l'11 maggio 2007.[senza fonte]. Nel febbraio del 2008 Lele Mora è stato prosciolto dalla eccuse riguardanti l'indagine "Vallettopoli" e nello specifico le presunte estorsioni effettuate dal fotografo Fabrizio Corona. Aprile 2008: prosciolto Lele Mora. Cadono le accuse per l'agente delle star. Il pm della procura di Potenza John Woodcock ha chiesto l'archiviazione per l'agente dei vip.