LA COMMEDIA COMICA ALL'ITALIANA

[L'Elenco di tutti i Protagonisti]

Anna Maria Rizzoli



Rizzoli Anna Maria (Roma, 26 agosto 1953), attrice italiana, famosa soprattutto per le commedie sexy all'italiana della fine degli anni settanta e primi anni ottanta. Grazie a queste partecipazioni, spesso con scene di nudo, fu soprannominata il seno più bello d'Italia. Ragazza dotata di una bellezza non comune - alta, bionda e maggiorata - arrivò alla televisione in programmi notturni di genere piccante, durante i quali faceva lo spogliarello (come a Playboy di mezzanotte con Enzo Tortora). Grazie anche alla sua personalità e intelligenza le furono affidati col tempo ruoli più sostanziali, accanto a Walter Chiari (che fu per un periodo suo compagno), Massimo Ranieri, e Mike Bongiorno, accanto al quale condusse il Festival di Sanremo del 1979. La sua carriera cinematografica è indissolubilmente legata all'ultimo periodo della commedia erotica, della quale fu una delle ultime protagoniste. Spesso contrapposta ad Edwige Fenech come alter-ego biondo, ha recitato in una ventina di commedie di modesto successo, a fianco di attori come Renato Pozzetto, Lino Banfi, Gastone Moschin e Paolo Villaggio. Il suo successo come sexy symbol è declinato comunque piuttosto presto rispetto a quello di altre colleghe. In seguito ha fatto la ballerina in commedie itineranti prima di ritirarsi dalle scene per dedicarsi alla famiglia. Dopo aver divorziato è tornata alla recitazione, dimostrando finalmente un innegabile talento recitando a teatro niente meno che con Giorgio Strehler. Come quasi tutte le starlettes di quelli anni, ha inciso qualche 45 giri, ma, non essendo dotata di gran voce, i suoi dischi ebbero un successo limitato e oggi sono di interesse solo collezionistico. È ricomparsa in tv nella primavera 2007 (L'Italia sul due, Raidue) e a dicembre 2008 (Stracult Show, Raidue). In una famosa pubblicità per un liquore interpretò una versione femminile e sexy di Babbo Natale. Negli anni ottanta fu oggetto di una "proposta indecente" da parte di un industriale lombardo che le offrì 80 milioni di allora per una notte d'amore, offerta declinata ma comunque divulgata attraverso i giornali a scopo autopromozionale.

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