LA COMMEDIA COMICA ALL'ITALIANA

[L'Elenco di tutti i Protagonisti]

Bombolo



Bombolo (pseudonimo di Franco Lechner; Roma, 1º gennaio 1932 – Roma, 21 agosto 1987), attore italiano del cinema e del varietà. Grazie all'interessamento del regista Bruno Corbucci si dedicò al cinema ed iniziò la collaborazione con la compagnia cabarettistica de Il Bagaglino, abbandonando l'attività di piattarolo (venditore di piatti ed ombrelli ai passanti) che esercitava nei vicoli del centro di Roma intorno a Campo de' Fiori. Utilizzato spesso come spalla di altri attori come Tomas Milian, Pippo Franco e Gianfranco D'Angelo interpretò ruoli comici con gag basate principalmente sulla fisicità (famoso per i peti che nel film Squadra antitruffa gli guadagnarono il soprannome di "venticello"), sulla mimica facciale e sull'utilizzo dell'onomatopea (famoso il suo Tze!) e del dialetto romanesco, recitando prevalentemente in B-movie e con registi quali Castellacci e Pingitore. Morì, tra il 21 o il 23 agosto 1987, in seguito ad una malattia. L'identità artistica di un attore-personaggio chiave dell'intera produzione italiana da questo libro esaminata (Giovannona Coscilaunga a Cannes) Il linguaggio universale della maschera sinteticamente passata alla storia del cinema col nome di "Bombolo", ha consentito al personaggio di comparire in numerosi film anche riconducibili a sotto-generi diversi.

Bombolo affianca Tomas Milian in storie che ruotano attorna al personaggio "Monnezza"-Giraldi, donnaiolo bello e "maudit" sempre con qualche problema con la giustizia ma in fondo dal cuore d'oro; ma compare anche in una serie indefinita di trame ingenuamente scollacciate insieme ad Enzo Cannavale (La settimana bianca, Una vacanza del cactus), col quale costituisce una coppia-simbolo del nostro cinema, maldestramente identificata tout-court come marchio "doc" del brutto ("...non siamo mica in un film di Bombolo e Cannavale! ...ci mancano solo Bombolo e Cannavale..." ). Ritroviamo Bombolo anche al fianco del compagno di Bagaglino Pippo Franco, ad esempio in L'imbranato, Il casinista, Ciao marziano, e Sfrattato cerca casa equo canone ed addirittura in compagnia di Nino D'angelo in Un jeans e una maglietta e La discoteca. Questa riconrente mutabilità di contesto filmico, in fondo non fa che ribadire quello che il fruitore sa già dall'inizio: Bombolo non ha bisogno di di connotarsi per le vicende che causa o che gli si muovono intorno: Bombolo è Bombolo sempre e comunque, è Bombolo e basta a cominciare dal nome. L'unicità della sua figura può quindi essere estrapolata non solo dai diversi film nei quali recita, ma addirittura dall'intero cinema, per restare solo smorfia, maschera da commedia antica. La tecnica comica di Bombolo è di quanto di più elementare (e, per questo, quanto di più insuperabile) vi possa essere: e cioè innanzitutto il mostrarsi.

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