Gelasio (Gessi) Adamoli (1957)
[collocazione nell'albero genealogico]




Le mie figurine rossoblù
Quarant'anni di Genoa vissuti in prima persona

di Gessi Adamoli
(collana 'I quaderni della Fondazione Genoa'), formato 17x24, pagine 160
Casa Editrice De Ferrari
€ 16,00
ISBN: 978-88-6405-030-0

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Recensioni del volume

La Gazzetta dello Sport
Repubblica
Fondazione Genoa


di Gessi Adamoli:

Chiamatemi professore (2006)

Gessi Adamoli ha appena partorito un nuovo frutto della sua sconfinata passione per il Grifone genoano, ed il suo ultimo libro non poteva essere un libro qualunque ma, come l'ha definito La Gazzetta dello Sport, 'Le mie figurine rossoblù' è "il più originale (e riuscito) tentativo di raccontare la storia del più antico club del calcio italiano". Una storia che Gessi ha scritto con la passione del bambino, "grandissimo collezionista di figurine", ma con lo scrupolo del giornalista professionista (lavora nella redazione genovese di "Repubblica"). Quarant'anni di storia genoana, seguita dapprima come tifoso, "sulla motonave Caralis alla conquista di Porto Torres o su una 127 coupé sport quando, per andare da Genova alla Toscana, bisognava fare il Passo del Bracco per seguire un Genoa confinato in serie C"; poi come professionista, con le oltre 300 trasferte e gli oltre 500 giocatori genoani conosciuti. Leggiamo dal blog di Marco Liguori: Il cuore del libro è costituito da dieci accurati profili che, alternando la voce dell’autore a quella del protagonista di turno, ne evocano le gesta calcistiche ma anche le storie di vita avendo come linea guida la malinconia per un calcio che non c’è più. Di quando le ripartenze si chiamavano contropiedi, delle lacrime di Ramon Turone dovendo trasferirsi controvoglia al Milan, del Professor Scoglio che insistette fino all’ultimo chiedendo l’arrivo di Signorini; un calcio in cui chiacchierate libere e a cuore aperto tra allenatori, calciatori e giornalisti, senza filtri di uffici e addetti stampa, erano occasione di instaurare rapporti, talvolta anche amicizie, magari davanti ad una tavola imbandita. Si va dal genuino trio di bomber Speggiorin-Cini-Capogna, che nella Serie C ’70-71 portarono alla risalita del Grifone in cadetteria, a Roberto Pruzzo, O’Rey di Crocefieschi col suo magico colpo di testa, dal mitico “Picchia Gorin” e i suoi epici duelli con Alviero Chiorri nei derby degli anni ‘70/’80 a Custer Garbarini, genoano che indossò assai controvoglia la maglia blucerchiata (poi però rientrato nella famiglia rossoblù), dall’eleganza del libero Claudio Onofri al piemontese e juventino Gian Piero Gasperini passando per l’umiltà del riservato campano Vincenzo Torrente e le sue quasi 450 partite in rossoblu. L’appendice dell’alfabeto rossoblù è personalizzata con i nomi dei personaggi trattati e parte con Aguilera, una delle figure più amate, per chiudere con Zeytulaev, meteora dall’Uzbekistan. Gioie e dolori di una storia lunghissima ma con ancora molti capitoli da scrivere".


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