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Il mattino seguente partimmo per l'Isola del Sale. La navigazione doveva essere condotta con molta attenzione, perché non trovando l'Isola c'era pericolo di finire in mare; perciò si mise ogni cura sia nel tracciare la rotta sia nell'attenervisi con pignoleria fin dal principio. 1100 km. di mare non erano uno scherzo. Tutto si svolse perfettamente. Dopo due ore di navigazione la radio del Sale ci prese nel suo telaio e ci portò proprio sul campo. Ricordo che quel mattino c'era molta più foschia del solito e l'Isola non si vide se non quando ci fummo sopra. Dopo atterrato ci sembrava essere scesi in un pezzo di deserto in mezzo all'Atlantico. Tutto deserto: qualche collina verso Nord, il resto tutto pianeggiante; per abitazioni c'erano delle tende. |