Dopo l'attentato a Hitler
(8 novembre 1939)


      L'8 novembre, la «Stefani» comunica da Berlino:
«In occasione dell'anniversario del 9 novembre il Führer è giunto mercoledì sera per una breve visita a Monaco fra la Vecchia Guardia degli squadristi e in luogo del Ministro luogotenente Hess il Führer stesso ha pronunziato nella Burgerbraukeller un discorso. «Poiché gli affari di Stato hanno costretto il Führer a ritornare nella notte stessa a Berlino, egli ha lasciato la birreria prima di quanto non fosse stato preveduto e si è recato alla stazione per salire sul treno speciale. «Poco dopo la partenza del Führer si è verificata nella Burgerbraukeller un'esplosione. Fra i vecchi squadristi del movimento nazionalsocialista ancora presenti nella sala si deplorano sei morti e più di sessanta feriti. «L'attentato, che per i suoi indizi fa riconoscere l'istigazione straniera, ha destato immediatamente a Monaco un'indignazione fanatica.
«Per identificare gli autori è stato fissato un premio di marchi 500.000.»
      Da ogni parte del mondo pervengono a Hitler felicitazioni per lo scampato pericolo; il Duce telegrafa:

      La notizia del criminale attentato contro la Vostra persona ha suscitato un sentimento di profonda indignazione nel Governo e nel popolo italiano insieme con un senso di cordoglio per le vittime Vostri fedeli gregari della prima ora. A nome mio personale e dell'Italia fascista, Vi invio le espressioni del mio fervido compiacimento per lo scampato pericolo da un odioso tentativo che non può incrinare unità popolo germanico attorno a Voi e a Vostro regime.
      Mussolini

      Hitler così risponde:

(segue...)