Il discorso ai centomila soldati
(31 agosto 1935)


      Due giorni dopo, il 31 agosto 1935-XIII, terminate le manovre, centomila militi di ogni arma e specialità si adunarono nella Conca di Ronzone, presso Bolzano, e il Duce rivolgeva loro le seguenti parole:

      Camerati! Ufficiali! Sottufficiali! Caporali!
      Soldati! Camicie Nere!
      Sua Maestà il Re mi dà l'incarico di esprimere il Suo alto compiacimento per le prove di resistenza fisica, per la disciplina, per il vostro comportamento. All'elogio Sovrano, di cui dovete essere particolarmente fieri, desidero aggiungere il mio, quale Ministro delle Forze Armate. Intendo di associare in questo elogio anche le Divisioni che hanno manovrato nel Friuli, nella Lombardia, nel Sannio e nelle rimanenti provincie d'Italia.
      Con questa grande parata si concludono le manovre dell'Anno XIII. In altri tempi, dopo la conclusione delle manovre, sarebbe venuto il congedo: ciò quest'anno non avverrà. Entro il mese di settembre altri duecentomila uomini verranno chiamati nei vostri ranghi, per portare gli effettivi dell'Esercito al livello previsto di un milione di uomini.
      Il mondo deve sapere ancora una volta che, fino a quando si parlerà in maniera assurda e provocatoria di sanzioni, noi non rinunceremo a un solo soldato, a un solo marinaio, a un solo aviere, ma porteremo al livello massimo possibile della potenza tutte le forze armate della Nazione.
      Camerati! Ufficiali! Sottufficiali! Caporali!
      Soldati! Camicie Nere!
      Le prove che avete fornito in questi giorni, ma sopra tutto l'altissimo morale che vi anima, danno la certezza che, se domani la Patria vi chiamerà ad assolvere più aspri doveri, lo farete con entusiasmo, con coraggio, con risoluta decisione fino in fondo.

(segue...)