Al nuovo cancelliere austriaco
(17 novembre 1934)


      Come si è detto, dopo l'assassinio di Dollfuss S. E. il Capo del Governo garantiva energicamente l'indipendenza dell'Austria, e su tale tema Egli stesso ritornava nel «Discorso agli Operai di Milano», il 6 ottobre 1934-XIII.
      A compimento della politica fascista per l'indipendenza dell'Austria e per il riassetto degli Stati danubiani, nel novembre 1934-XIII, il nuovo Cancelliere austriaco, S. E. Schuschnigg veniva a Roma. Dopo il primo colloquio Mussolini-Schuschnigg il 17 novembre 1934-XIII, alla fine del pranzo offerto al Cancelliere, il Duce pronunciò le seguenti parole:

      Mi è profondamente gradito dare a Lei signor Cancelliere, e al Ministro degli Affari Esteri d'Austria, il più cordiale benvenuto a nome mio personale e dell'intero popolo italiano. La Sua presenza qui è nuova testimonianza dei rapporti di amicizia che legano i nostri due Paesi, oggi che problemi secolari sono stati risolti. Questi rapporti hanno ulteriore possibilità di sviluppo perché trovano sicuro fondamento in un complesso di interessi e di ideali comuni che vanno dall'insopprimibile contiguità geografica alla proposta di una politica di pace e di giustizia; dalle tradizionali correnti di traffico a una reciproca influenza culturale. Avvenimenti recenti che l'intero popolo italiano ha seguito con profonda emozione, si sono aggiunti a consolidare le relazioni tra i due Paesi.
      L'esperienza di questi ultimi anni ha mostrato che l'amicizia fra l'Italia e l'Austria risponde pienamente alle necessità di solidarietà europea ed è sicura garanzia di pace e di tranquillità per noi e per tutti.
      È chiaro che siffatta amicizia non mira a ostacolare o impedire lo stabilirsi di relazioni amichevoli con nessun altro Paese. Con questa visione e valutazione degli interessi singoli e generali si è andata creando e sviluppando, con tenace e graduale sforzo costruttivo, quel complesso di accordi politici, economici e culturali di cui l'Italia e l'Austria fanno parte insieme con l'amica Ungheria, e che sono aperti a quanti — accettando determinate condizioni — perseguono gli stessi ideali e le stesse finalità. Il Governo fascista ha dedicato e dedicherà le sue energie allo sviluppo di questa politica.

(segue...)