(segue) All'Assemblea quinquennale del Regime
(10 marzo 1929)
[Inizio scritto]

      Ecco: io ho dinanzi al mio spirito la nostra Italia nella sua configurazione geografica, nella sua storia, nella sua gente: mare, montagne, fiumi, città, campagne, popolo. Seguitemi, e cominciamo dal mare. Il mare era negletto: il Regime vi ha risospinto gli Italiani. La marina mercantile decadeva: il Regime l'ha risollevata. Durante questi anni sono scesi in mare colossi potenti. I porti erano impoveriti: il Regime li ha attrezzati e vi ha creato le zone franche. Il lavoro vi era discontinuo, per via degli scioperi; oggi la disciplina delle maestranze è perfetta. Al mare, fonte di salute e di vita, il Regime manda ogni anno centinaia di migliaia di figli del popolo. La passione degli Italiani per il mare rifiorisce. Vi riconoscono un elemento della potenza nazionale.
      Dal mare eternamente mobile passiamo alle montagne che salvaguardano la nostra più grande pianura e costituiscono la spina dorsale della penisola. Una politica della montagna è in atto. I culmini glabri si ricoprono di alberi che la Milizia forestale pianta e protegge: due parchi, uno nel cuore delle Alpi e un altro nel cuore degli Appennini, salvano e conservano la superstite fauna. La politica del Regime è diretta a mantenere la popolazione della montagna, ai fini pacifici e a quelli militari.
      Tra il mare e le montagne, si stendono valli e piani: la nostra terra è bellissima, ma angusta: 30 milioni di ettari per 42 milioni di uomini. Un imperativo assoluto si pone: bisogna dare la massima fecondità a ogni zolla di terra. Il Fascismo rivendica in pieno il suo preminente carattere contadino. Di qui la politica rurale del Regime nei suoi diversi aspetti: il credito agrario, la bonifica integrale, l'elevazione morale e politica delle genti dei campi e dei villaggi. Solo col Fascismo i contadini sono entrati di pieno diritto nella storia della Patria. Volgete gli occhi sull'Agro romano e avrete la testimonianza della profonda trasformazione agraria in via di esecuzione.

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