Nemi ed Ercolano
(9 aprile 1927)


      Il 9 aprile 1927, fu consegnato solennemente a S. E. il Capo del Governo il diploma di membro della Reale Società Romana di Storia Patria. La cerimonia si svolse al Palazzo della Vallicella in Roma. In tale occasione il Duce enunciando il programma poi attuato completamente, per la rinascita di Ercolano e per il ricupero delle navi romane del Lago di Nemi, pronunciò il seguente discorso:

      Signor Presidente!
      Mi è assai gradito l'onore che mi è stato reso con la nomina a membro della Reale Società Romana di Storia Patria che da mezzo secolo, in una vita singolarmente operosa, ha illuminato il culto di Roma illustrandone la storia in una magnifica serie di volumi densi di dottrina.
      Il Governo, riconoscendo le benemerenze della vostra Società, ha voluto che questa antica sede di studi severi che Filippo Neri fondò, che Cesare Baronio e una numerosa serie di scrittori e di studiosi fino all'età nostra hanno arricchito di gloria, fosse decorosamente restaurata e redenta dall'abbandono in cui era stata per decenni lasciata. E sono ben lieto di sapere che il Governatorato di Roma abbia concorso all'opera meritoria.
      Mentre qui in Roma si ripristinano per volontà del Governo fascista i monumenti più augusti dell'antichità, non rifatti perché ogni rifacimento sarebbe una stolta profanazione, ma semplicemente dissepolti o liberati dalle parassitarie incrostazioni accumulate in secoli di abbandono, io mi sono proposto di porre mano ad un'opera da lunghi anni vanamente invocata dagli studiosi di tutte le nazioni: la rinascita di Ercolano.
      Gli scavi di Ercolano ebbero singolari vicende che voi conoscete e che sono legate agli amori e alle avventure del principe d'Elbeuf nel principio del XVIII secolo.

(segue...)