(segue) Al popolo di Lodi
(4 ottobre 1924)
[Inizio scritto]

      Signori Sindaci, si tratta di continuare. Io considero i sindaci dei Comuni come i migliori miei collaboratori.
      Coll'opera vostra potrete rendere plastica, tangibile, documentaria l'opera nostra a favore del popolo. E aggiungo che se questo fate, noi potremo sfidare, senza timore, tutte le opposizioni.
      Fare grande il nostro popolo, renderlo consapevole e orgoglioso dei suoi destini; renderlo una unità armonica, organica, nella quale ogni cittadino abbia il proprio posto, per l'adempimento di un proprio dovere, ecco le mete, quali prossime, quali remote, del Governo nazionale.
      Occorre tendere a queste mete con tutte le nostre forze.