(segue) Governo
(28 maggio 1919)
[Inizio scritto]

      (Censura)
      La censura è il fifhaus dove si nasconde e ripara la vigliaccheria di questo governo. La censura deve rendere dei servizi personali al governo. La censura è mantenuta in vita perché il pubblico italiano ignori la lettera di Balfour che ha fatto il giro di tutti i giornali inglesi e che è schiacciante per l'on. Orlando. La censura italiana è al servizio dell'imperialismo degli Alleati. Guai ad occuparsi dell'Irlanda! Annie Vivanti lo sa. Peggio ancora ad occuparsi dell'Egitto! Ieri due colonne di documenti terribili sono caduti sotto le forbici censorie al servizio evidentemente di Lord Milner. È possibile occuparsi della Cunard Line? No. Tutto ciò che gli Alleati fanno o non fanno è sacro. È proibito — manu militari — avere un palpito di solidarietà per l'Irlanda; è severamente vietato simpatizzare — in nome del diritto e della giustizia — cogli insorti egiziani. A Roma non c'è un governo italiano:
      (Censura)
      Non pare che i signori Bonin Longare Imperiali abbiano lo stesso potere a Londra e a Parigi contro quei giornali grandi e piccoli che da mesi e mesi conducono la più infame delle campagne contro di noi. In Italia il governo tremulo e pavido è sempre agli ordini di qualcuno mai agli ordini della nazione. Ieri era l'Austria-Ungheria o la Germania che per una frase patriottica di un generale o di un presidente della Camera imponeva licenziamenti e provocava crisi ministeriali oggi quel «ruolo» è tenuto dagli Alleati ma il rapporto da padrone straniero a servitore italiano è perfettamente identico. Non è forse
      (Censura)
      stato proibito a Gabriele d'Annunzio di tenere il suo discorso il che fra l'altro ha suscitato la soddisfazione non del solo socialismo ufficiale ma anche della democrazia rinunciataria?

(segue...)